Manca poco…

Il 10 si torna a casa!

Scusate la latitanza ma questi giorni mi son dedicato soprattutto a cercare di fare delle foto decenti con la macchina fotografica per provare a fare un calendario per raccogliere qualche soldino…

Ecco invece le ultime foto fatte con il cellulare!!!

Buona la merenda, Mahn?

Il pulmino del Mai Tam… In teoria ha sedici posti, ma non l’abbiamo mai visto con meno di venti bambini a bordo…

John ci ha poetato a mangiare giapponese! Meno male c’erano le foto sul menù…

Nghia puccia il biscotto del gelato nel the freddo…

Questo è il nostro caro vecchio hotel, che ci ha ospitato i primi giorni!

Davanti a noi questa strana attività: un motorino riadattato ad autobotte, fa il pieno d’acqua da andare a vendere dove non arriva!!!

I soliti piccoli scatenati dopo cena…

Stiamo strabene, ma la stanchezza fisica e mentale inizia a farsi sentire…con i nostri ritmi e tutto il nostro entusiasmo, credo sia dura resistere più di un mese! 🙂

Vado a fare qualche foto, perché con le mie grandi abilità fotografiche, me ne viene decente una su cento! 😉

Ah, mi stavo dimenticando!!!
Avevo troppo caldo ieri. Sono andato a farmi tagliare i capelli. A parte il taglio vietcong, che credo che sia l’unico che sappiano fare, è stato incredibile perché:
– il negozio era 1.5 m x 2 m con 2 poltrone
– non hanno l’acqua, quindi dopo il taglio ti prendono ad asciugamanate in testa fino a far cadere tutti i capelli tagliati
– per mezz’ora di buon lavoro, ho pagato l’equivalente in euro di ben 40 centesimi…

– 6 alla partenza

Scusate i giorni di silenzio, ma la stanchezza e il caldo iniziano a farsi sentire…
Di grandi novitá qui a Mai Tam nn ce ne sonoB se nn un nuovo ospite: UNA TARTARUGA!!!!!

La poveretta, che nn sappiamo da dove é arrivata, é stata messa nell’acquario, ma come vedrete dalle foto, nn fa altro che cercare di stare fuori dall’acqua, il che mi fa pensare che sia piú una tartaruga di terra che nn di acqua….

Altra novitá é che martedí siamo stati al ristorante giapponese, ma visto che il signor Fermi é un cultore della materia, lascio a lui la descrizione dell’esperienza…

Ogni maledetta domenica!!!

È finita anche questa domenica di delirio!!!

Mahn gioca con un secchiello

E per gentile regalo di Silvia, eccoli scatenati con i palloncini! Spade, cagnolini, fiori! Beh, con le spade e i cagnolini sono un maestro, i fiori vanno sicuramente perfezionati! E i miei cagnolini alla fine sono stati usati come mitra… Vabbè…

Questa è la mitica Boi che con un cellulare finto mi imita facendo foto…

Avendo smarrito la pompa, per gonfiare i palloncini sono andato dal negoziante all’angolo della via, che ha un compressore per le ruote dei motorino. Ad ogni palloncino che preparavo per il Mai Mat, ne dovevo fare due per gli altri bambini che abitano nella nostra via. Oggi questa strada era davvero allegra e colorata!!!

Ecco Cecilia, che dopo aver preparato una cena italiana per le mamme, dissacra un pezzo di carne tagliandolo con le forbici!!!

Piccoli utensili per aprire una bottiglia di vino senza cacciavite! La protezione civile insegna!!!

IL POTERE MAGICO DEI BAMBINI

è si, oggi ho scoperto proprio questo, la magia dei bambini e soprattutto di questi bambini!!!!

chi mi conosce bene lo sa, io e iballi di gruppo non andiamo affatto d’accordo, non mi piacciono, sono di uno scoordinato assurdo…

bhè oggi mi sono improvvisata insegnante di balli di gruppo!!!!

per fortuna non ci sono foto!!!!

cmq stamani ci siamo alternati con Davide nell’improvvisazione di alcune mosse, tanto che, quando sono arrivati dei visitatori coreani, sono rimasti tutti sulla porta sorpresi nel vedere i bambini vietnamiti, abituati a coreografie perfette, saltare per la stanza e fare dei passi assurdi.

nel pomeriggio invece, Davide mi ha abbandonata con i bambini piccoli.. lasciando il cd con le musiche ad una delle mamme…. a quel punto mi sono dovuta sacrificare… non potevo certo tirarmi in dietro.. e via a ballare dei passi assurdi, con tutti i bimbi che mi seguivano con estrema attenzione, e le mamme che morivano dalle risate, secondo me nemmeno loro avevano mai visto scene simili!!!

cmq gli obbiettivi sono stati raggiunti:
1) far divertire i bambini, ridevano tutti a più non posso, soprattutto quando hanno capito che mi inventavo i passi sul momento!!!!
2) stancarli, alla sesta canzone sono crollati tutti, anche i più resistenti… e ovviamente io con loro… non avrei retto ad un’altro ballo sfrenato!!!!

questi bambini sono veramente magici!!!!!!!!!!!!

PICCOLA NOTA CULINARIA:
oggi ho scoperto come mai in Vietnam non usano lo scolapasta, e soprattutto come cuociono la NOSTRA pasta!!!!
la tengono ammollo nell’acqua per un giorno intero, fino a quando non si ammorbidisce, e poi la saltano in padella!!!!!!!!!
povera pasta!!!! se la Barilla lo sapesse, non la esporterebbe più!!! non si può torturare così la nostra buonissima pasta!!!!!!!!

big and small Davide!!!

la giornata di ieri non si poteva concludere se non con qualche foto ai due Davide, ormai inseparabili!!!!!

… Small cerca di seguire le impronte di Big… Piccolo, ne devi mangiare si soup e noodle per raggiungere Superman (come è stato rinominato Davide)!!!!!!

.. tranquilli si erano distaccati solo per un attimo 🙂

i’ve found a way to make you smile

spero che i R.E.M. non se la prendano per la citazione, ma credo che questo post non poteva avere titolo migliore.

dovete sapere che ieri pomeriggio, dopo il giro turistico, siamo rientrati a Mai Tam, e con mia grande sorpresa Bho sorrideva!!!! e continuava a farlo anche quando la guardavo!!! è stato incredibile, la prima volta che la vedo sorridere da quando sono qua!!!

ovviamente ho immortalato questo bel momento… e come ho iniziato a scattare le foto, tutti i bimbi ne hanno voluta una!!!

ecco qua i risultati:

il primo tentativo….

“il secondo va meglio!!!!”

“non potevano mancare le foto in coppia”

Ti.Chua!!!!!!!!!

Boi che fa l’indifferente…..

bellissima Bho!!!!!!!!!!

Oui!!! che ovviamente non si scrive così!!!!

venerdì 29 luglio

allora, proviamo a raccontare l’intensa giornata di ieri, anche se in realtà sono stati due i giorni molto intensi!!!

iniziamo dicendo che il piccolo Davide inizia ad ambientarsi… certo, ogni volta che suonano al campanello lui guarda il cancello, probabilmente con la speranza di vedere i genitori… ieri Big Davide è riuscito a dargli la soup di riso e un po’ di latte, perciò direi che sta facendo dei bei progressi.

ieri pomeriggio ci siamo presi 2 ore per girare un po’ la citta, accompagnati da Thu:
abbiamo visto due bellissime pagode, delle quali ovviamente non vi so riportare il nome 🙂

all’entrata della prima c’erano due vasche d’acqua, una piena di pesci, di tutte le dimensioni, anche molto grandi, e di strane tartarughe, l’altra aveva solo tartarughe, ma più simili alle nostre.

la seconda pagoda è la più famosa e antica di Ho CHi MInh City, e viene costantemente ristrutturata. Qui abbiamo fatto una scoperta un pèo’… macabra… nel senso chè, nel retro della pagoda ci sono degli altari e su questi altari delle mega bacheche con tutte le foto dei defunti, ai quali vengono portati fiori, frutti, cibi, per ricordarli… e la cosa fa un po’ impressione!!!!!

visto che eravamo in centro abbiamo deviso di andare al museo della guerra…. e li non vi dico… credo sia impossibile spiegare quello che abbiamo visto, apparte la descrizione di tutte le varie tecniche di tortura utilizzate dagli americani, e la ricostruzine di alcuni “attrezzi”, la cosa più sconvolgente sono state le foto di quegli anni: foto di corpi martoriati, di intere città rase al suolo, per finire poi all’ultimo piano, dedicato ai post bombardamenti con Napan, diossina e altri veleni… in pratica il museo degli orrosi, e quello che fa ancora più orrore, è che tutt’oggi continuana a nascere bambini deformati a causa dell’esposizione di genitori o nonni a queste sostanze tossiche… al momento si sa che le modificazioni genetiche si possono manifestare fino alla 3 generazione… ma forse solo perchè non ce n’è ancora stata una quarta.

Troppe cose da raccontare…

…ed è tardissimo! Quindi per ora accontentatevi delle foto! 🙂

Questa è una specie di Bourguignon di pesce. Pentola con fornello direttamente sul tavolo…

La bibita per cui vanno pazzi. Anche per Cecilia ha il gusto di sciroppo per la tosse…

Gli esperimenti con il cane sono ad un punto morto. Ci sto rinunciando. È talmente nel suo mondo che non si accorge neanche che in questo istante c’è un gatto selvatico che gli sta rubando il cibo dalla ciotola…

Lui è Ty Chua (chissà come si scrive…) un di quelli affezionatissimi a Cecilia…ma guardatelo bene…secondo me è identico a Charlie Brown…

Tranquilli, miei cari compagni di squadra, faccio ogni giorno molto esercizio con delle cavigliere molto speciali!!! 😉

Ed ora vi mostro quello che molti di voi continuano a chiedermi: ecco le foto dell’ultimissimo arrivato!!! 🙂

Siete abituati a vederli dormire in questa stanza… Eccoli invece scatenati!!!

E per finire, un assaggino del museo dedicato alla guerra in Vietnam.. Ma è un racconto lungo e decisamente profondo…non perdetevi i prossimi aggiornamenti!!! 😉

Ps: ho caricato nuovi video!!!

http://www.youtube.com/user/davestops

Senza parole

Abbiamo pranzato e sono uscito a fumarmi una sigaretta seduto sui due gradini all’ingresso del Mai Tam. Il sole, come sempre era alto e molto forte. Ho visto la solita scena, oramai tipica di questa città: un motorino, un uomo, una donna e un bambino di circa due anni nel mezzo. Arrivano in fondo alla nostra via, che è una strada senza uscita. La donna scende dal motorino e con il bimbo in braccio inizia a fare a ritroso la via. Il padre rimane immobile in fondo. Strano, penso tra me e me, non potevano fermarsi prima o tornare indietro con il motorino?!? La donna sembra fare molta attenzione ai numeri civici, passa davanti a me e guarda attraverso l’entrata, probabilmente scorge i bimbi che stanno dormendo. La donna, con sempre in braccio il bambino, prosegue. Supera un furgoncino parcheggiato. E mette a terra il bimbo. Mi insospettisco e mi alzo. Senza farmi vedere, da dietro il camioncino, scopro che gli sta solo cambiando il pannolino. Torno a sedermi sereno nella mia posizione. Il marito a questo punto torna indietro in motorino, verso la donna. Mi rialzo e la vedo salire sul motorino.
Sola.
Il bambino è ancora a terra.
Con un sacchetto di patarine in mano e una piccola borsa di vestitini. I due si allontanano veloci.
Ho capito.
Anche se non ci credo ho capito.
Il bambino è stato appena abbandonato.
Non c’è nessuno in strada. Prendo il numero di targa. E continuo a ripetermelo nella mente. Mi avvicino al bambino. Sembra star bene. Qualche signora dal negozio di fronte esce insospettita dalla strana situazione. Il motorino ha svoltato in fondo alla via ed è stato inghiottito dal traffico caotico della città. Un ultimo sguardo della madre prima dell’ultima curva, si gira verso il bambino. Non c’è emozione apparente nei loro occhi. Non vedo tristezza, non vedo paura, non vedo nulla. Solo determinazione e totale rassegnazione. Corro dentro a chiamare le mamme, ma prima segno su un foglio il numero di targa del motorino. Non capiscono cosa cerco di spiegargli, sono un po’ agitato e mi esprimo in un italiano/inglese nello stesso momento. Finalmente capiscono e escono. Si avvicinano con cautela, per valutare la situazione, per capire se il bimbo è stato realmente abbandonato. Poi scorgono una lunga lettera scritta dalla madre, non ci sono più dubbi. Il bimbo accenna ad un pianto, ma viene subito preso in braccio da Thu che lo aiuta a finire le patatine. Entriamo. Viene lavato. Preparano da mangiare anche per lui e a fatica manda giù un po’ di pappa. Una volta pulito non sembra in cattive condizioni. Certo è magrino, ma a pelle mi sembra in forma. Thu decide di chiamare il bimbo senza nome Davide. Sono sempre più scioccato, ma per loro tutto questo è quasi normale. Thu mi traduce la lettera: dice che il marito è alcolizzato e non trova lavoro. Chiedono che qualcuno si prenda cura del piccolo perchè non riescono più a dargli da mangiare. E di tenerlo FOREVER…questa semplice parola è per me come una pugnalata…
Una suora si ricorda i particolari di questa storia e tira fuori dall’archivio una lettera simile, che aveva mandato la mamma a Gennaio. Le firme sono identiche. Abbiamo un’identità e un nome: Nghìa! Davide per sua fortuna rimarrà solo il soprannome…

buona fortuna Nghìa, te lo grido con tutto il mio cuore…

La passione di Davide…..